Durante il periodo 12-15 aprile, migliaia di turisti di Romania e dall?estero parteciparono alla sesta edizione dei Giorni di Brasov, organizzati dal Comune di Brasov. L?apertura ufficiale fu segnata anche dalla consegna dell?album ?Brasov, cittadella dei bambini? dagli alunni di alcune scuole elementari locali ed il lancio dell?antologia ?Brasov in cento poesie?, raccolte da Nicolae Stoe, redatta in romeno, francese, inglese e tedesco.
Ospiti dalle città gemellate
Il sindaco George Scripcaru accolse i suoi inviati con musica, champagne ed i tradizionali pane e sale. Tra loro, personalità delle sei città gemellate con la città di Brasov: Holstebro (Danimarca), Minsk (Belarus), Trikala (Grecia), Rishon Le Zion (Israele), Tours (Francia).
Gli spettatori ebbero l?occasione di ammirare la parata gigantesca, incluso la parata delle macchine vecchie e quella dei camion fabbricati alla ditta ?Roman? di Brasov.
Durante i quattro giorni di festa, la città ha albergato vari eventi di divertimento, La Fiera dei Fiori nella Piazza Sfatului, La Fiera degli Artigiani, spettacoli eccezionali offerti dagli invitati romeni e stranieri e la Fiera del Turismo con un?offerta promozionale.
La Fiera degli Artigiani Popolari
Gli artigiani popolari di tutto il paese furono riuniti dall?Associazione dei Creatori Popolari di Romania (ACPR) per promuovere i loro prodotti ed informare i visitanti sull?arte tradizionale romeno. Tra i prodotti esibitivi ci furono tessuti, abiti popolari ed accessori, strumenti musicali, pitture naive, sculture di legno e cristalli.
La Parata dei Juni
Come ogni anno, il punto d?attrazione è stato la parata dei Juni Brasoveni, i cavalieri abitanti della vecchia città, custodi delle vecchie tradizioni di Brasov. Più di 100 uomini a cavallo ? I Junii Giovani ed Anziani, Curcani, Dorobanti, Rosiori, Albiori ? sfilarono nelle strade in una splendida parata.
Alle Pietre di Salomone
Percorso l?itinerario usuale nella prima Domenica dopo la Pasqua, i Junii, accompagnati dalla gente, si recarono alle Pietre di Salomone, dove gareggiarono nel lancio della mazza e nella danza. Ogni gruppo si installò alla tavola assegnatali, marcata da una bandiera speciale. I capi dei gruppi accolsero i loro usando il saluto tradizionale di Pasqua, pronunciato anche in greco.
Mito, riti e magia
Il costume dei Juni è intimamente legato alla primavera. Ogni anno, la prima uscita avviene all?Annunciazione (il 25 Marzo), ma i più interessanti avvenimenti succedono in occasione della Risurrezione, cominciando dalla Domenica della Pasqua, per tutta la Settimana Santa. Dietro il magnifico spettacolo ci sono degli elementi di cerimoniale, miti, riti, magia, svolti nelle loro tre dimensioni: primaverile ed eroica, mescolate successivamente con significati cristiani, prevalentemente pasquali.
I Juni custodiscono gelosamente le regole d?accettazione nei loro gruppi, nonché quelle concernenti i momenti e le locazioni di celebrazione dei costumi, le ricette delle focacce, la danza ronda specifica, il lancio della mazza come rituale per cacciar via gli spiriti maligni, l?adorno dei cavalli.