Un augurio in controcorrente della prossima migrazione: Benvenuti in Romania!
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Questo sarebbe l?ultimo numero della nostra rivista prima della tanto ambita integrazione nell?Unione Europea. La prossima uscita avverrà nel 2007; speriamo di poter raccogliere allora le impressioni delle comunità della provincia di Brasov in seguito al primo impatto con la legislazione ed i requisiti europei.
Cosa c?è da aspettare dall?evento più importante della storia recente della Romania, al livello dei piccoli villaggi ed a quello più sofisticato delle comunità cittadineĂ La risposta comporta sfumature a seconda del grado d?intendimento delle comunità stesse.
I contadini saranno alquanto confusi non pensando che alle quote di latte che avranno il diritto di contrattare con i centri di raccolta funzionanti in campagna. Gli stessi avrebbero dovuto anticipare le quantità di latte da contrattare; la parola ?quota? destò però nell?immaginazione del contadino il fantasma dei tempi comunisti, quando era obbligato a cedere quasi tutto allo stato. E la ragione per cui molti di loro trascurarono l?obbligo di annunciare la detta quantità, ciò che, almeno teoricamente, li lascia fuori il mercato europeo.
Per quanto riguarda l?impatto dell?imminente entrata nell?Unione nella coscienza cittadina dei romeni, il futuro prossimo è reso un po? torbido dalla reazione mediatica degli europei nei confronti della temuta ondata dell?immigrazione romena nei paesi europei. I giornalisti di pubblicazioni stranote come ?The Guardian?, ?The Times?, ?The Sun? tessono da alcuni mesi l?ordito di fantascienza dell?aggressione romena sul mercato britanico del lavoro. Le vituperazioni gratuite pubblicate in Gran Bretagna determinarono la decisione del ministro britanico del lavoro di applicare restrizioni all?accesso degli operai romeni.
Come se il contesto non fosse già abbastanza sensibile, eventi violenti accadettero tra gli immigranti romeni soggiornanti più o meno legalmente a Roma e la gente locale. Occasione che il giornale ?Il Tempo? considerò opportuna per pubblicare una delle più scorrette ed allucinanti valutazioni ? ?l?etnia più violente del mondo? - sull?indole dei romeni residenti nella capitale italiana. L?esempio dell?infermiere romena premiata in primavera dall?ex-presidente Azeglio Ciampi per aver dedicato la vita a curare la salute degli anziani italiani, quello più sconvogente dell?irregolare giovane Ramona che salvò la vita di un italiano in seguito alla strage delle metropolitane sempre a Roma; infine, l?esistenza tranquilla e pacifica di migliaia di romeni all?estero speriamo possano controbilanciare l?ingiusta valutazione.
E proprio l?entrata nell?UE che può fraintedere il vero senso della vita romena, vista dall?estero. Saranno in tanti coloro che sceglieranno di vivere fuori confini. I turisti e gli imprenditori stranieri stiano però tranquilli. Ne rimarranno abbastanza in Romania per accoglierli nella maniera più civile possibile. Le facilità ed agevolazioni per gli investimenti stranieri competono l?ospitalità romena, le sue storia e tradizioni, il folclore e la sensatezza del contadino romeno. Tutto quanto concatena un discorso più veridico che le varie versioni sui romeni, forgiate all?arrabbiata all?estero.
Vifor Rotar
Caporedattore