Ubicato nelle vicinanze della via europea che collega Brasov e Sighisoara il comune Apata vanta un abitato invidiabile. I boschi di coniferi e fogliosi albergano un ricchissimo patrimonio cinegetico, che attira tanti appassionati della caccia. I laghi e le pozzanghere dei dintorni offrono ai turisti delle tentanti possibilità d?ozio.
Serata venatoria
Secondo il sindaco Iuliu Boloni, un numero crescente di turisti praticano il turismo silvico nella zona: ?Abbiamo un ricco tesoro venatorio ? cinghiali, orsi, cervi, lupi e conigli. Nessun cacciatore torna a casa con le mani vuote mentre i più destri vincono trofei?. Ogni partita di caccia è seguita di solito da una serata venatoria tradizionale, che rappresenta una buon?occasione di assaggiare una squisita gastronomia. Intorno al falò, i cacciatori raccontano le loro avventure, millantandosi le prodezze.
Senza bracconieri
Tal come dichiarò il sindaco Boloni, un servizo speciale funziona nell?ambito del Comune, garantendo l?osservanza della legge, insieme agli ispettori forestali. ?Stiamo sorvegliando con molta attenzione ogni possibile caso di caccia di frode. Ognuno deve osservare le regole della caccia e pagare le dovute tasse. Nessuno può entrare nel bosco e fare da testa sua. Tutti devono rispettare la natura e le regole che governano il regime forestale?.
Zona d?ozio
Al fine di assicurare alloggio per i turisti venuti a praticare turismo di bosco e pesca, ma anche per altre attività d?ozio, il Comune Apata sta sviluppando una zona turistica con 200 case di vacanza, pensioni ed albergi tramite fondi europei. Il Comune appoggia altresi un investitore che vuole costruire un villaggio di vacanza naturista.
Bozzoli ungheresi
Vi ci sono molte altre scelte per i turisti: gite di un giorno, passeggiate in carrozza, gastronomia ungherese, visite alla chiesa locale ? con valore di patrimonio ? ed al museo del comune, eretto con l?appoggio della Fondazione Apaczai. Il cibo è del tutto ecologico (uova, prosciutto, pana, carne di maiale o pollo, frutta e verdura). Coloro che assaggiano una volta i bozzoli Csoroe fatti dalle donne ungheresi non li dimenticano mai.