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Ariadna
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Nr: 23
Giugno- 2006

Regele Mihai I de România, la Braşov
The King?s Visit
La visite du Roi
25 de ani de la aselenizare
The Cosmos conquered from Braşov
Il Cosmos conquistado da Braşov
Mesaj pentru militarii români din Irak
Supporting the Mission in Iraq
Appuyer la mission en Irak
Appoggiare la missione in Irak
Un loc mirific
A beautiful place
Un bel endroit
O localitate străveche: Vama Buzăului
The Howling Water
L?eau hurlante
L?Acqua urlante
Împuşcatul cocoşului
Shooting the Scape ? rooster
Le tir au coq expiatoire
Pigliare due ... gali ad una fava
Buneştiul atractiv
Fleurs, histoire et vaches
Fiori, storia e mucche
Cata ? satul pisicilor
The Cats? Village
Le village des chats
Homorodul medieval
History and Horses
Storia e Cavalli
Zilele Predealului
The Life at 1159 m
La vita a 1159 m
15 ani de înfrăţire Rupea ? Denderleeuw
Belgian Friendship
Amitié belge
Microenterprises and macrohistory
Microentreprises et macrohistoire
Strategia CCI Braşov
The Chamber?s Strategy
La strategia della Camera

Su Brașov Coltura Archivio Ufficio editoriale Contatto

Pigliare due ... gali ad una fava


     


Il villaggio Apata e sito al confine naturale delle province Brasov e Sighisoara, divise dal fiume Olt, sulla via Brasov-Sighisoara che assicura la connessione tra la Romania e l?Europa Centrale ed Occidentale. ?Il comune gode di un?ubicazione pittoresca ed il turismo promette diventare un settore molto redditizio. La popolazione è già consapevole dell'importanza delle attività di agroturismo? dichiara il sindaco Boloni Iuliu.

Lo sparo al gallo
Il più vecchio costume conservato e trasmesso lungo le generazioni è ,,Lo sparo al gallo?, risalendo al 1600, dal tempo delle invasioni dei tartari. Dicono che tutti gli abitanti del comune si sono nascosti nella fortezza Apaþa per sfugire la rabia degli invasori. Una volta, la fortezza era circondata d'acqua. Gli abitanti avevano messo al riparo anche gli
animali; quando feccero irruzione nel comune, i tartari lo trovarono deserto. Erano decisi ad abbandonarlo quando uno gallo impaurito dal rumore spiccò il volo. Il rumore richiamò l'attenzione dei tartari ; tornando, trovarono gli abitanti nascosti e li uccisero tutti. E da allora che si conserva il costume di sparare un gallo per comemorare gli abitanti uccisi dai tartari. Oggi, l'uccisione è simbolica; l'uccello è disegnato su una lamiera e gli sparano addosso con un arco speciale.

Premio per il cuore
I giovanotti fino a 14 anni si raddunano in casa di un contadino, sei settimane prima della Pasqua e fanno le ripetizioni per la festa. Nel primo giorno di Pasqua fanno il giro del villaggio, accompagnati dalla fanfara del comune. La cerimonia è celebrata sulla colle, nella fortezza; sparano a vicenda il gallo di lamiera, indi i saettatori tornano nella casa del contadino per apparecchiare. Quello che ha azzeccato il cuore del gallo riceve un premio; la sera si organizza un ballo nella Casa di cultura.La schioppo a frecce. L'antico schioppo è speciale, fatto in legno e sommiglia ad un arco con frecce. I ragazzi sono vestiti in costumi popolari, indossano cappello verde ornato con piuma di gallo, camicia bianca, stivali neri di cuoio e pantaloni.






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