Ogni anno, il 24 giugno. i Romeni celebrano il solstizio d'estate, che è la Festa degli Spiriti Femminili. La gente pensa che questa notte è magica, i miracoli sono possibili, le forze benefiche e malefiche raggiungono il loro picco. Secondo le leggende, le fiabe sono ragazze belle, che vivono nelle foreste o sulle pianure. Loro sono capaci di trasformare i fiori e le erbe infestanti in piante di rimedio, capaci di curare tutte le malattie.
Fate Maligne
Se la gente non celebra le fate in modo adeguato, esse si trasformano in fate maligne, che si vengano sulle donne e sugli uomini che non hanno rispettato la festa. Gli spergiuri incorrono terribili punizioni, perché le fate sono amanti della giustizia.
Festa dell?amore
Il solstizio d'estate è altresì una celebrazione dell?amore. Le ragazze in procinto di sposarsi, indossando abiti bianchi, si riuniscono al vespro nel villaggio, ridendo e cantando. Loro eleggono la più bella e la più operosa tra di loro e la adornano di spighi di grano. La loro processione è una reminiscenza di un antico culto dacico del Sole. I nostri antenati i Tracci le dipingevano incatenate in una danza vertiginosa. I ragazzi accendono fuochi sulle colline e vagano attraverso i villaggi, con cagli ai cappelli.
Indicibili malori
La cerimonia si estende poi a tutto il villaggio. Gli anziani dicono che al solstizio d'estate le fate si incontrano e ballano nella foresta. Quelli che le vedono diventano muti per sempre o pazzi. Coloro che non celebrano la festa incorrono indicibili malori: quelli che lavorano in questo giorno rischiano di morire colpiti dal fulmine.